Fare il bagno in un antico lavatoio, visitare le fumarole della Valle del Diavolo e molto altro, ma non troppo, perché per strada non ci affrettiamo mai.
Caccia al tartufo e giro in bicicletta
Il nostro viaggio inizia a Palaia, cittadina compresa tra due torrenti (il Chiecina e il Roglio), nota soprattutto per i resti della sua meravigliosa rocca medievale. A Palaia parcheggiamo in centro (c’è posto solo per veicoli non troppo lunghi) e visitiamo la pieve di Sant’Andrea, ricca di opere d’arte. Poi, ci spostiamo poi fuori dalle mura del paese e arriviamo nella vicina Pieve di San Martino, un bellissimo esempio di stile romano-gotico realizzato interamente in cotto. A meno di dieci minuti di macchina da Palaia troverete Montefoscoli, dove abbiamo visitato il Museo della Civiltà Contadina e Casa-Museo Vaccà Berlinghieri.
Per una sosta a metà giornata consigliamo un’esperienza unica da Savini Tartufi, dove il pranzo va guadagnato.
Andrete infatti alla ricerca del tartufi accompagnati dai cani lagotto. Alla fine dell’esperienza si pranza con tagliatelle al tartufo e c’è la possibilità di acquistare i tesori trovati.
Chiamate in anticipo per prenotare pranzo e ricerca nel bosco.
Nel tardo pomeriggio arriviamo a Pastina (Santa Luce) e assistiamo alla dimostrazione della frangitura con cena e pernottamento nell’area camper del Podere il Mulinaccio dove mangerete carne ottima e potrete fare una degustazione del loro olio. Il modo migliore per esplorare la zona di Santa Luce è girarla in bicicletta. Per i più pigri, ci sono in affitto anche presso l'area sosta delle e-bike se chiamate il servizio di Peter Delius.
Montecerboli e la Valle del Diavolo
Per il secondo giorno di viaggio visitiamo il castello di Montecerboli, che si trova su uno sperone di roccia a Castelnuovo Val di Cecina, nella Valle del Diavolo. Il castello era la chiave di accesso, di transito e controllo della valle, i Vescovi di Volterra che ne fecero una loro importante roccaforte. Nel 1161 attesta come Castello, Borgo e Corte avessero enorme importanza il fatto che gli fossero attribuite misure proprie. Il Congio di Montecerboli era infatti l'unità di misura del vino. Da qui prende spunto la Festa del Congio Montecerbolino, che si svolge ogni anno nella settimana a cavallo tra agosto e settembre con il paese in festa e la sfida tra i Rioni.
Passeggiate per le strette strade del borgo che si è sviluppato ai piedi del Castello, intorno alla caratteristica piazzetta dove si possono ancora ammirare le vecchie case medievali. In questo luogo, per secoli si è svolta l’attività commerciale di locandieri e artigiani, che vivono ancora oggi grazie alla straordinaria dedizione di Umberto Rossi, noto personaggio montecerbolino, pittore, fotografo, ricercatore e collezionista - venuto a mancare recentemente - che ha contribuito alla conservazione di numerosi edifici tra cui la cappella oggi sconsacrata appartenuta alla Compagnia Mariana, dove fu conservato il prezioso dipinto della Madonna delle Grazie, l’antico frantoio con la vecchia macina, allestito a piccolo museo della civiltà contadina, e la Stanza del Calzolaio, una riproduzione di un luogo di lavoro di un calzolaio con l’esposizione di tutti gli arnesi ed attrezzature.
Girando intorno a quello che viene chiamato Il Torrino, si può ammirare il grande dirupo da cui si ammira una magnifica vista sulla Valle del Diavolo.
L’area sosta più vicina è quella di Pomarance, che si trova a circa 8 chilometri dal borgo, a pagamento, dotata di carico, scarico, elettricità e servizi, proprio davanti all’ufficio turistico.
Le biancane di Monterotondo
In mattinata parcheggiamo al Mubia, il museo delle biancane di Monterotondo. Il museo è aperto solo nel fine settimana, dalle 10.30 alle 18:00 ed è un luogo veramente interessante, interamente multimediale, dove trascorrerete un paio di ore. Dopodiché, la visita si sposta nel vicino Parco geotermico della Biancane, la visita dura circa un'ora ed è ad accesso gratuito.
A metà giornata ci spostiamo a Sasso Pisano. Per pranzo ci fermiamo al birrificio Vapori di birra.
Dopodiché ci avviamo per la spettacolare visita delle fumarole con la guida ambientale Andrea Ferru (per prenotare, telefonate al 3421422065 o scrivete a museogeotermia@idealcoop.com). Ci sono alcuni punti dove la visita all’area geotermica può essere fatta in autonomia, ma non qui e in ogni caso vi consigliamo di farvi guidare alla scoperta di questo luogo davvero particolare.
Dopo la visita ci spostiamo al parcheggio del Biolago, dal quale si può raggiungere l’antico Lavatoio del cimitero dove terminare la giornata con un bel bagno caldo.
Potete pernottare in loco o, in alternativa, presso il Podere Paterno, dove si può prenotare una degustazione di formaggi di pecora e salumi o una cena completa. Per info: Podere Paterno - Azienda Agricola Tanda Giuseppe e Mario s.s.a. Podere Muriglioni n. 3258025 Monterotondo Marittimo mtanda@inwind.it+39 333 9617571.
Dalla spiaggia alle colline: Baratti, Populonia e Piombino
Se le fumarole vi hanno affascinati, potete fare un'altra fermata alle Fumarole di Federico, altrimenti godetevi una passeggiata lungo la spiaggia del Golfo di Baratti, sovrastata dalla rocca di Populonia, un grazioso borgo medievale che abbiamo deciso di visitare. Per visitare il paese, lasciamo il camper in un parcheggio che si trova poco prima della Porta di ingresso al paese.
Alle spalle della spiaggia si trova la zona archeologica del Parco di Baratti e Populonia dove si possono visitare antiche tombe etrusche. Da ottobre a maggio, esclusi i weekend, si può parcheggiare gratuitamente, se provvisti di biglietto per il parco, nel parcheggio del parco archeologico. Nei weekend o in altri periodi, potete parcheggiare il camper nell’area di Caldanelle, all'ingresso della strada per Baratti, collegata con il Parco grazie a un servizio di bus/navetta (servizio navetta Caldanelle – San Cerbone).
Con la bella stagione è molto piacevole fare la passeggiata lungo la costa che unisce Populonia a Piombino, la Via dei Cavalleggeri (18 chilometri, andata e ritorno).
Nel pomeriggio, raggiungiamo Piombino in camper. Per il pranzo o la cena in centro consigliamo il ristorante con specialità di mare Il Garibaldi Innamorato.
Piombino è una graziosa cittadina ma raramente viene visitata perché vi ci si reca unicamente per imbarcarsi verso l’Isola D’Elba. Salendo un pochino si arriva al suo castello, struttura risalente al XIII secolo dove si trova un interessante Museo archeologico.
Dopo la visita di Piombino, per una gradevole degustazione di vini o per la cena (da prenotare entrambi anticipatamente) si può salire fino all’azienda agricola di Monte Solaio proprio davanti a Campiglia Marittima. Il posto è bellissimo, un colle da cui si può ammirare il mare e la campagna circostante. C’è anche un albergo 5 stelle, il Castello di Bonaria, dotato di spa e di un ristorante aperto al pubblico sia a pranzo che a cena nei periodi di apertura stagionale.
Questo viaggio l'abbiamo fatto con un agile van Malibù che abbiamo noleggiato alla Caravanbacci, a Lavoria (PI). Guarda il video per scoprire tante altre tappe interessanti!